Il governo Renzi è stato battuto nell’aula del senato sulla votazione per l’articolo 4 del disegno di legge di riforma della Rai.
Seppure con una maggioranza risicata infatti sono stati approvati gli emendamenti presentati dalla minoranza del Partito democratico, da Forza Italia, dal Movimento 5 stelle, dalla Lega nord e da Sel per sopprimere l’articolo che attribuisce al governo la delega sul canone.
Ma non basta. Poche ore prima il senato aveva approvato anche l’articolo 1 della riforma. Un articolo che prevede l’impossibilità di nominare come membri del consiglio d’amministrazione dell’azienda pubblica i componenti del governo in carica o chi abbia ricoperto l’incarico nei dodici mesi precedenti.
Una smacco che ha avuto conseguenze immediate: pochi giorni fa il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, aveva richiesto al presidente della vigilanza Rai, Roberto Fico, di procedere al rinnovo dei consiglieri con la legge attuale. Invece, è stata convocata (per martedì prossimo) una riunione nella quale dovranno essere nominati i membri del consiglio d’amministrazione della Rai secondo quanto previsto dalla legge Gasparri.
Del tutto inutile il tentativo di rinviare questa riunione (il CdA è scaduto da Maggio) sperando che venisse approvata la legge voluta dal governo.
C.Alessandro Mauceri